Storia del Festival

1992

Domenica 27 settembre debutta la Prima Settimana Musicale al Teatro Olimpico, in apertura della stagione degli Amici della Musica di Vicenza. Per la prima volta in città prove aperte al pubblico e conferenze, integrate strettamente con i programmi musicali. Un gruppo di musicisti – il Trio Italiano, reduce dalla vittoria del prestigioso premio Gui – "autogestisce" il festival, invitando a suonare artisti come Wolfram Christ, Bruno Giuranna, Giovanni Guglielmo, Rocco Filippini, Anthony Pay, Angelo Persichilli, Franco Petracchi. Per le conferenze sono ospiti Arruga, Pestelli e Quirino Principe.

Souvenir de Florence
II edizione, 1993
CaikovskijSouvenir de Florence

1993

Prima edizione a tema del festival: La musica da camera di Mozart, Brahms e Ravel. Il Trio italiano di Giovanni Battista Rigon, Sonig Tchakerian e Teodora Campagnaro inizia a raccogliere attorno a sé musicisti amici della sua stessa generazione, fra cui Mario Brunello e Andrea Lucchesini, che d'ora in poi saranno ospiti regolari del festival.

1994

Con l'inserimento nei programmi di musiche di autori poco frequentati – come l'arciduca Rodolfo, Clara Schumann o Albert Dietrich – si va delineando un'altra importante caratteristica del festival. Iniziano a comparire programmi tematici, contraddistinti da un titolo specifico. Massimo Quarta e François Joël Thiollier per la prima volta tra gli artisti, De Incontrera, Pulcini e Rattalino per le conferenze.

1995

Festival tutto dedicato a Parigi e alla musica francese. In apertura il Carnevale degli animali di Saint-Saëns con Bruno Canino e Giovanni Battista Rigon. Entrano a far parte del gruppo dei "musicisti amici" anche Domenico Nordio e Danilo Rossi, che da allora ritorneranno quasi ogni anno. In chiusura di questa edizione viene eseguita l'integrale delle Sonate di Debussy, con il Quartetto di Ravel.

Frauenliebe und Leben
V edizione, 1996
Schumann
Frauenliebe und Leben
Lucia Valentini Terrani,
Marina D'Ambroso

1996

Il festival si stacca dagli Amici della Musica ed assume una sua gestione organizzativa autonoma, con la nascita dell'omonima associazione culturale. Unica manifestazione in Italia a celebrare il centenario di Clara Schumann, con un originale programma dedicato alla Musica delle donne. Apertura liederistica con Lucia Valentini Terrani, in quello che si rivelerà purtroppo uno dei suoi ultimi concerti. Inizia la collaborazione con RAI Radiotre, che trasmette integralmente tutti i concerti del festival. Viene anche pubblicato il primo cd prodotto direttamente dal festival, con musiche di Mozart e Beethoven registrate dal vivo durante i concerti delle precedenti edizioni.

1997

Edizione dei grandi centenari di Schubert e Brahms. Giovanni Sollima inizia la sua collaborazione triennale come compositore in residence del festival. In apertura i musicisti del Trio Italiano (nel frattempo Silvia Chiesa è subentrata a Teodora Campagnaro) con Canino, Filippini, Nordio e Danilo Rossi. Un concerto tutto dedicato a Jean Pierre Rampal che però si ammala, e viene sostituito da Andràs Adorjan. Prosegue la collaborazione con Radiotre, inizia quella con il canale Auditorium della Filodiffusione.

1998

Grande apertura con Raina Kabaivanska e il Trio Italiano in un tutto Šostakovič (il festival è dedicato a "quando c'era il Muro", musica russa e americana). Commissionate due prime esecuzioni (Sollima e Campogrande), e proposto tantissimo '900, anche di raro ascolto. Michel Dalberto ospite del festival per due serate, tra cui un concerto straordinario. In chiusura Sonig Tchakerian nell'integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Prokof'ev insieme a Giovanni Battista Rigon.

1999

Ultimo del millennio, è l'anno della riflessione su "tre secoli a confronto", ma anche l'anno che vede la presenza di Frank Peter Zimmerman – memorabile apertura assieme a Mario Brunello – e di Shlomo Mintz, protagonista di due concerti con i musicisti del Trio Italiano.

2000

L'anno delle celebrazioni bachiane, un progetto di Omaggi a Bach che riscuote unanimi consensi. Ogni serata si apre con uno dei Concerti Brandeburghesi per proseguire con musiche di altri autori ispirate all'arte bachiana. Per il festival è un grande exploit: la rivista Amadeus dedica un numero speciale proprio ai Brandeburghesi dell'Olimpico, pubblicandone la registrazione in due cd. Il festival intanto viene anticipato a giugno (fino ad allora si era svolto in ottobre), allarga il suo arco temporale e assume la denominazione definitiva di Settimane Musicali.

Cesare Galla - Camera Sonora
Cesare Galla
Camera sonora
1992 - 2001
Dieci anni di Settimane Musicali
al Teatro Olimpico
Ed. Accademia Olimpica, Vicenza

2001

Quest'anno il festival festeggia un po' anche se stesso, in particolare con un memorabile concerto celebrativo in cui Daniele Gatti dirige 23 solisti – protagonisti delle precedenti edizioni delle Settimane – con la Serenata di Čaikovskij e le Metamorphosen di Richard Strauss, che verranno poi anche pubblicate in cd. Dopo l'assaggio con la Kreutzer dell'anno precedente, inizia l'integrale triennale delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven con Sonig Tchakerian e Andrea Lucchesini. Alicia De Larrocha è protagonista della serata spagnola del festival, dedicato quest'anno alle "Musiche di Eurolandia". Particolarmente felice la rosa dei conferenzieri: Petazzi, Suozzo (che diverrà amico fedele del festival), Villatico, Courir, mentre Cappelletto e Gasponi festeggiano, in apertura, Piero Farulli premiato dall'Accademia Olimpica. Il Trio Italiano su Amadeus, con un cd dedicato ai coniugi Schumann.

2002

L'anno del ritiro del Trio Italiano. I tre musicisti decidono di continuare le loro strade separatamente e si salutano in amicizia, con un concerto di apertura che è anche un addio, suonando lo stesso programma del loro debutto. La rassegna però non ne risente, proseguendo con l'apporto dei tre "singoli". In questa edizione il festival comincia ad interessarsi anche alle nuove generazioni di artisti: dopo l'invito rivolto nel 2001 ad alcuni giovani pianisti della scuola di Imola, viene offerto un concerto al gruppo neo-vincitore del premio Gui di Firenze (il progetto non si realizzerà solo perché quell'anno il premio non verrà assegnato). Alcuni giovani musicisti veneti vengono inoltre invitati nell'ambito dei programmi di musica da camera insieme ai colleghi più affermati.

Concerto KV 414
XII edizione, 2003
Mozart
Concerto KV 414
Giovanni Battista Rigon,
I Solisti dell'Olimpico

2003

Nascono, sotto la direzione di Rigon, I Solisti dell'Olimpico, un gruppo orchestrale formato dai migliori giovani archi di scuola veneta degli ultimi anni. Il gruppo diviene l'orchestra in residence del festival, pur coltivando anche una sua attività esterna durante il resto dell'anno. Grande successo del programma dedicato a Prokof'ev e alla Russia. In apertura l'integrale dei quartetti del grande autore russo, in chiusura un memorabile Pierino e il Lupo in formazione da camera, senza direttore. Prosegue sempre la collaborazione con Radiotre, che trasmette integralmente tutti i concerti delle Settimane.

2004

Parte il progetto triennale Aspettando Amadè, in vista delle celebrazioni mozartiane del 2006, a 250 anni dalla nascita del grande salisburghese. Il primo dei tre anni, intitolato Il piccolo grande Mozart, è dedicato alla produzione musicale dell'infanzia e della giovinezza. Apre il festival l'esecuzione del Minuetto K 1, composto da Mozart a sette anni, da parte di un piccolo pianista, di sette anni pure lui. Dopo quasi quindici anni di assenza, torna all'Olimpico l'opera in forma scenica, con la rappresentazione di Bastiano e Bastiana, composta da Mozart a 12 anni. I Solisti dell'Olimpico, che nel frattempo si stanno imponendo come una delle orchestre da camera più interessanti a livello italiano (nel gennaio 2004 hanno avuto l'onore di inaugurare, sempre sotto la bachetta di Rigon, la prestigiosa serie de I Concerti al Palazzo del Quirinale in diretta radiofonica), oltre all'opera tengono anche due concerti sinfonici nell'ambito del festival, eseguendo le sinfonie K 183 e 201. Prosegue la collaborazione con alcuni fra i più prestigiosi artisti italiani (Mario Brunello, Domenico Nordio, Laura Polverelli, Sonig Tchakerian...). Ancora un volta RAI Radiotre registra tutti i concerti delle Settimane Musicali per trasmetterli nell'autunno successivo.

2005

Prosegue il progetto Aspettando Amadé e procede l'impegno del festival sul fronte dell'opera lirica, dopo il successo dell'anno precedente. Si programmano addirittura due titoli, anzi un unico titolo in due versioni quasi coeve: il celeberrimo Don Giovanni mozartiano nella sua prima versione, quella di Praga del 1787, assieme al suo diretto antecendente, quel Don Giovanni musicato dal veronese Gazzaniga al cui libretto Da Ponte si era poi abbondantemente ispirato. Fiore all'occhiello della rassegna, la tradizione dei concerti da camera con la presenza dei migliori artisti italiani. Proseguono anche le tradizionali conferenze e vengono proiettati tre film su Don Giovanni e su Mozart.

Il Flauto Magico
XV edizione, 2006
Mozart
Il Flauto Magico

2006

Per l'anno conclusivo del ciclo mozartiano le Settimane Musicali allestiscono la prima rappresentazione in tempi moderni de Il Flauto Magico, tradotto nel 1794 da Giovanni De Gamerra per il Teatro di corte di Praga. Questa prima versione storica in italiano del capolavoro mozartiano – recuperata dai manoscritti praghesi in collaborazione con l'Università di Padova – trasforma l'originario Singspiel in una vera opera italiana, con tanto di recitativi secchi. Notevole l'interesse suscitato nella critica nazionale da questo allestimento. La regia è affidata a Marco Gandini, la direzione a Giovanni Battista Rigon: questo stesso sodalizio artistico inaugurerà qualche mese più tardi anche il Festival della Valle D'Itria a Martina Franca, questa volta con un'opera di Paisiello. Il cast di giovani cantanti italiani viene scelto da Gandini e Rigon nel corso di una serie di audizioni presso le principali accademie di canto italiane. L'opera verrà registrata e pubblicata in 2 cd da un'etichetta tedesca. Proseguono come tradizione i prestigiosi concerti da camera (con la new entry del violoncellista Enrico Dindo), le conferenze, le proiezioni cinematografiche e la collaborazione con Radiotre.

L'italiana in Algeri
VI Edizione,2007
L'italiana in Algeri

2007

Primo anno del nuovo progetto triennale Viaggio in Italia. Ad accompagnare le Settimane Musicali attraverso le tre "tappe" di Venezia, Roma e Napoli non più Mozart, ma Gioachino Rossini, il Mozart italiano. Inaugurazione dunque con L'italiana in Algeri, opera composta per il San Moisè di Venezia ma qui riproposta nella versione approtata da Rossini proprio per l'Eretenio di Vicenza, nell'agosto 1813. La curiosità musicologica attira a Vicenza la critica nazionale più qualificata, che mostra di apprezzare la regia minimalista di Damiano Michieletto e la direzione viva di Giovanni Battista Rigon. Per la musica da camera significative l'apertura – per la prima volta in collaborazione con il Festival Biblico – con il Quatuor pour la fin du temps di Messiaen e la chiusura con un omaggio alla scuola violinistica veneta di Luigi Ferro attraverso due generazioni di suoi allievi (Toso/Angeleri – Guglielmo/Tchakerian). Prima esecuzione assoluta di un brano di Michele Dall'Ongaro.

Il Barbiere di siviglia
XVII edizione, 2008
Il Barbiere di Siviglia

2008

Con la ricostruzione della prima vicentina (Teatro Eretenio, 1825) del Barbiere di Siviglia prosegue il percorso rossiniano delle Settimane Musicali: questa versione riscuote l'interesse di Alberto Zedda e dell'editore Ricordi, che ne terranno conto nella nuova edizione critica dell'opera, e viene registrato anche in DVD. Per la prima volta viene allestita una seconda opera alle Settimane: si tratta di quell'Ottone in villa con cui Vivaldi debuttò come operista – proprio a Vicenza! – nel 1713. Altre novità di rilievo l'inserimento nel festival del Progetto Bach diretto da Michael Radulescu, la costituzione dell'associazione Amici dell'Olimpico, nata con il fine di tener vivo l'interesse per il festival durante tutto l'anno. L'attenzione per le nuove generazioni si concretizza nell'avvio di un Progetto Giovani, che prevede l'inserimento nel Festival di due concerti riservati a giovani interpreti italiani. Costante la presenza di grandi interpreti italiani al fianco di Sonig Tchakerian: Bruno Canino, per il concerto in collaborazione con il Festival Biblico, Enrico Dindo, sia come camerista che alla guida dei suoi Solisti di Pavia, Mario Brunello per la prima esecuzione, tra l'altro, di un brano commissionato a Luca Mosca.

Il Turco in Italia
XIX edizione, 2009
Rossini
Il Turco in Italia
Lorenzo Regazzo,
Giovanni Battista Rigon,
Silvia Dalla Benetta

2009

A febbraio, Concerto-anteprima in grande stile con la partecipazione della grande Martha Argerich, che ritorna a Vicenza dopo trent'anni di assenza. A coronamento del progetto triennale Viaggio in Italia, la tappa dedicata a Napoli prevede l'allestimento di una terza opera rossininana: si tratta de Il Turco in Italia, ambientato "nei dintorni di Napoli". Le Settimane Musicali presentano l'opera in una versione allestita a Napoli nel 1820, che prevede recitativi "parlati" e la parte buffa di Don Geronio in dialetto napoletano. A fianco del Turco rossiniano, un Finto turco – prima esecuzione in tempi moderni – del napoletano Piccinni, che viene anche trasmesso in diretta da RAI Radio Tre. Sempre grandi protagonisti per in concerti di musica da camera: Brunello, Lucchesini, Paris, Prosseda e per la prima volta a Vicenza il grande violoncellista inglese Steven Isserlis. I concerti si arricchiscono poi della partecipazione di tre orchestre prestigiose: l'Orchestra D'Archi Italiana - che con Sonig Tchakerian inaugura il Festival - l'Orchestra de I Pomeriggi Musicali di Milano, la Hong Kong Sinfonietta. Proseguono il Progetto Bach con Radulescu e Progetto Giovani, mentre si inaugura l'iniziativa Raccontare la Musica, una serata dedicata a Gesualdo da Venosa, con Sandro Cappelletto nella vesta di narratore.

Gaetano Donizzeti,Don Pasquale,Lorenzo Ragazzo
XIX Edizione, 2010
Gaetano Donizzeti,Don Pasquale,Lorenzo Ragazzo

2010

Apertura del nuovo ciclo triennale Ambasciatori di note: musicisti italiani nelle capitali Europee e prima tappa dedicata a Parigi. Grande serata d'inaugurazione con il ritorno al Teatro Olimpico di Martha Argerich – in un programma cameristico con Tchakerian, Chen, Bronzi e Shek replicato poi a Bologna Festival e Accademia Filarmonica romana. Tutti i programmi dei concerti di musica da camera (uno quali dei dedicato a Lamberto Brunelli, grande sostenitore e socio dell'Associazione mancato pochi mesi prima del festival) sono stati studiati in relazione alla capitale francese, e al fianco di Sonig Tchakerian si sono esibiti Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Fabrizio Meloni e Bruno Canino. Per la sezione operistica allestito il Don Pasquale di Gaetano Donizetti, originariamente composto per il Teatro Italiano di Parigi, ma che le Settimane Musicali propongono nell'insolita versione per mezzosoprano, omaggio alla celeberrima Pauline Viardot Garcia, sorella di Maria Malibran, che cantò l'opera adattandola alla sua vocalità. Continua e si amplia il Progetto Giovani (tre concerti a Palazzo Leoni Montanari con le integrali delle sonate per violoncello e pianoforte e dei Trii con pianoforte di Camille Saint-Saëns), il Progetto Bach, con la tradizionale partecipazione di Michael Radulescu, e il Progetto Raccontare la Musica: un appuntamento con Enzo Restagno e il suo nuovo libro su Ravel ed un incontro su Paoline Viardot e il suo salotto musicale.

Teatro Olimpico
XIX edizione, 2011
Teatro Olimpico

2011


Mentre prosegue la programmazione clou del tradizionale festival estivo – con la seconda tappa europea, Praga – le Settimane Musicali lanciano due nuove iniziative: Raccontare la musica – quattro incontri con protagonisti della vita culturale italiana ospitati al foyer del Teatro Comunale per parlare di musica e ascoltarla dal vivo – e il Premio Lamberto Brunelli, in memoria di Lamberto Brunelli – socio e sostenitore delle Settimane musicali al Teatro Olimpico scomparso prematuramente nel 2010 – e dedicato a pianisti giovani.
Tra maggio e giugno ha inizio la ventesima edizione del festival: grande successo per il Don Giovanni di Mozart nella versione di Praga, secondo il Corriere della Sera "uno dei più bei Don Giovanni degli ultimi anni". Ma anche per i concerti con Brunello, Kim, Lucchesini, Tchakerian, il Quartetto d'archi de La Fenice, gli Interpreti veneziani, Il teatro armonico con Radulescu. Ospite del ciclo di conferenze Bietti, Cammarano, Minardi, Rattalino.

Il ratto dal serraglio
XIX edizione, 2012
Schumann
Il ratto dal serraglio

2012

Si conclude con la tappa viennese la trilogia Ambasciatori di note, iniziata nel 2010. La XXI edizione delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico propone una prima assoluta: Il ratto dal serraglio di Mozart nella versione italiana adattata da Peter Lichtenthal nel 1838 per il Teatro alla Scala e mai eseguita.
Nella sezione dedicata ai concerti, si inaugura l’iniziativa triennale Raccontare Bach, ideata da Sonig Tchakerian insieme a Mario Brunello: a partire da quest’anno nel corso di tre edizioni del Festival i due musicisti eseguiranno i dodici a solo per violino e violoncello di Bach.
Continua il Progetto Giovani con le serate organizzate a Palazzo Leoni Montanari a cui partecipano i vincitori del Premio Venezia, della borsa di studio Settimane Musicali presso l'Accademia nazionale di Santa Cecilia e del Concorso Lamberto Brunelli.
Non solo grandi interpreti ma anche strumenti di grande valore storico: lo Stradivari della fondazione Stauffer suonato da Luca Fiorentini, il Pedalpiano da Roberto Prosseda e il Clavirogano, da Claudio Brizi. Ai diciassette appuntamenti in calendario assistono oltre ottomila persone, fra pubblico e critica. Un successo per la XXI edizione del Festival, a cui dall’Associazione Nazionale Critici Musicali assegna il Premio Abbiati.

Le Nozze di Figaro
XXII edizione, 2013
Schumann
Le Nozze di Figaro

2013

Dopo tre progetti artistici triennali consecutivi, le Settimane Musicali tornano con una programmazione annuale interamente dedicata a Mozart e la Spagna. Ambientate a Siviglia, sul palco dell’Olimpico vanno in scena Le Nozze di Figaro di Mozart, nella versione napoletana del 1814, mai eseguita prima in tempi moderni. La ventiduesima edizione del festival conferma il successo degli appuntamenti consolidati (Concerti, Conversazioni, Incontri con il compositore e Progetto giovani ), ma offre al suo pubblico anche spunti nuovi: basti pensare al tema dell'incontro fra musica classica e Jazz in Mozart e la Follia e a quello della musica riprodotta ne L’arte del ben riprodurre. Ritorna Raccontare Bach, iniziativa triennale ideata da Sonig Tchakerian insieme a Mario Brunello, mentre Giovanni Sollima porta a Vicenza Tenebrae, il principe dei musici, un omaggio al principe del madrigale a quattrocento anni dalla sua morte.
Anche quest'anno la sigla conclusiva della rassegna sono le celebri Stagioni di Vivaldi, presentate però insieme alle Mezze Stagioni composte e interpretate dal sassofonista jazz Pietro Tonolo.

Mozart, Così Fan Tutte
XXIII edizione, 2014
Schumann
Mozart, Così Fan Tutte

2014

Si apre con la straordinaria presenza del premio Oscar Luis Bacalov - presente non solo come trascrittore delle celebri "Stagioni" di Piazzolla ma anche di persona, ad introdurre il concerto di inaugurazione - l'edizione 2014 delle Settimane musicali. Ed inizia - con l'opera Così fan tutte - pure un ambizioso progetto triennale, quello della "trilogia" Mozart/Da Ponte affidata alla regia di Lorenzo Regazzo e alla bacchetta di Giovanni Battista Rigon: un progetto la cui novità, cifra intellettuale ed artistica viene da subito colto dalla critica più qualificata. Proseguono nel frattempo tutti gli altri progetti musicali - il Bach raccontato da Sonig Tchakerian e Mario Brunello, il "Progetto Giovani" con i premi Venezia, Brunelli e Santa Cecilia... Il festival conferma la sua presenza, concreta e incisiva, nella programmazione musicale nazionale ed internazionale.

Dante e Bach
XXIV edizione, 2015
Dante e Bach

2015

Con il 2015 le Settimane musicali guardano al turismo internazionale e propongono due "Week end Mozart/Rossini" al Teatro Olimpico, con ben due titoli d'opera: il Don Giovanni - seconda tappa del progetto affidato a Lorenzo Regazzo e Giovanni Battista Rigon - e il rossiniano Signor Bruschino, realizzato in collaborazione con il Teatro La Fenice di Venezia per la regia di Bepi Morassi.
I "Week end Mozart/Rossini" permettono al pubblico turistico, soggiornando a Vicenza per una notte, di assistere a due spettacoli differenti nella meravigliosa cornice palladiana dell'Olimpico.
Concluso il progetto "Raccontare Bach", Sonig Tchakerian si lancia nel Bach - e nel Vivaldi - "recomposed", coinvolgendo musicisti del calibro di Giovanni Sollima, Pietro Tonolo e Paolo Birro, artisti come l'attrice Sonia Begamasco ed il regista Lorenzo Arruga.
Un grande successo, per l'afflusso di molto pubblico straniero e per l'apprezzamento della critica nazionale ed internazionale, arride a questo festival, che si conclude con un omaggio all'Armenia ed alla musica armena alla presenza del l'ambasciatore armeno in Italia.

Le Nozze di Figaro
XXV edizione, 2016
Le Nozze di Figaro

2016

Con l'edizione 2016 si conclude l'importante progetto della trilogia mozartiana - Così fan tutte, Don Giovanni, Le nozze di Figaro - affidato alla concertazione di Giovanni Battista Rigon e alla regia di Lorenzo Regazzo. Il progetto ha riscosso l'attenzione e l'apprezzamento della critica nazionale e internazionale, portando ancora una volta Vicenza e il Teatro Olimpico al centro dell'attenzione del mondo musicale italiano. Prosegue anche la preziosa presenza dei concerti cameristici, con un significativo "prologo", il MuVi (Musica-Vicenza), una giornata in cui tutta la città, a varie ore del giorno, viene riempita da musicisti e gruppi legati al festival: una vera festa della musica!

2017

Terminata con grande successo la trilogia mozartiana, le SMTO iniziano ora un nuovo percorso musicale - questa volta rossiniano - con l'intenzione di allestire in cinque anni, fino al 2021, le farse "veneziane" che segnano il debutto del diciottenne genio di Pesaro. Con la regia di Marco Gandini e la direzione (dal cembalo, come lo stesso Rossini fece al Teatro Eretenio, presentando nel 1813 la sua "Italiana in Algeri") di Giovanni Battista Rigon, una giovane e talentuosa compagnia di canto dà vita a "La Cambiale di matrimonio", prima opera in assoluto del pesarese.
I consueti week end opera/concerto richiamano a Vicenza tantissimi turisti, che a giorni alterni possono godere anche dei raffinati appuntamenti con la violinista Sonig Tchakerian e l'Orchestra di Padova e del Veneto (integrale dei concerti di Mozart, prima serata), con il violoncellista Mario Brunello, ancora con la stessa Tchakerian e il pianista Lucchesini, in un sofisticato programma francese (Debussy, Chausson) assieme al Quartetto Nous.
La Festosa apertura con il Mu-Vi, che riempie in una domenica tutta la città di musica, il concorso pianistico Brunelli, la mini-serie del Progetto Giovani, le conversazioni con eminenti musicologi e critici musicali completano l'offerta di un festival che si conferma riferimento culturale di assoluto prim'ordine, vanto della città di Vicenza e del suo Teatro Olimpico, il più antico e più bello del mondo. 

2018

L'edizione 2018, ha visto l'allestimento de L'inganno felice, il primo vero successo di Rossini. La rappresentazione vicentina con la direzione “dal cembalo” da parte del maestro Giovanni Battista Rigon e la regia di Alberto Triola ha registrato un notevole successo di pubblico e di critica.
La sezione dedicata alla musica da camera, curata da Sonig Tchakerian, ha avuto una gioiosa anteprima con Mu.Vi., una domenica in cui il centro storico di Vicenza ha risuonato tra i cortili, i saloni, i musei e le piazze lungo la passeggiata di Corso Palladio a Vicenza con più di 30 gli artisti presenti, molti i giovani talenti. Tutti a condividere la musica a stretto contatto con il pubblico.
Graditi i ritorni e le nuove collaborazioni tra gli artisti presenti sul palco dell'Olimpico per il progetto di musica da camera. Il grande violinista Shlomo Mintz è ritornato al Festival dopo molti anni, sul palcoscenico con Sonig Tchakerian, Alfredo Zamarra e Silvia Chiesa, in un programma accattivante con musiche di Kodaly, Martinu pe Mozart; è continuato per Sonig Tchakerian il viaggio intorno alle proprie origini; per la prima volta al Festival, Paolo Kessisoglu, straordinario attore di origini armene, ha dato voce alla evocativa poesia di Varujian e alla visione ironica e profonda degli armeni nei racconti di Saroyan con Stefania Redaelli e Sonig Tchakerian e le musiche di Komitas, Babadjianian, Khachaturian. Protagoniste della terza e ultima serata la violinista Sonig Tchakerian e l'Orchestra di Padova e del Veneto con il concerto KV 207 in si b. maggiore, l'Adagio KV 261 in mi maggiore e il concerto KV 219 in la maggiore. Le cadenze dei concerti, scritte per Sonig dallo straordinario violoncellista/compositore Giovanni Sollima, hanno dato vita ad progetto unico, in cui tradizione e innovazione hanno convissuto con straordinaria armonia.
Come di consueto molto spazio dedicato ai giovani: le Gallerie d'Italia hanno ospitato anche quest'anno il Progetto Giovani, tre concerti di giovani musicisti vincitori rispettivamente del premio Venezia, di una borsa di studio presso l'Accademia di Santa Cecilia e il vincitore del Premio Brunelli, che dal 2011 le Settimane Musicali organizzano in memoria di Lamberto Brunelli.

2019

Una edizione, quest'ultima, che ha vissuto un cambio della direzione artistica a seguito delle dimissioni di Giovanni Battista Rigon. Direzione artistica affidata a Sonig Tchakerian, violinista vincitrice di numerosi premi internazionali, titolare della classe di violino nell'ambito dei corsi di Alto Perfezionamento dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma recentemente premiati al Cremona Musica Awards e, già dal 2013, responsabile del progetto artistico della musica da camera per le Settimane Musicali.

Sonig Tchakerian, in accordo con il Presidente Federico Pupo e il consiglio di amministrazione, ha riproposto il Festival nella sua originaria formula artistica dedicata alla musica da camera.
In cammino appunto, con il piacere di andare avanti, con la speranza di trovare, con l'orgoglio di cercare, come avviene da quando il Festival è nato, in un viaggio che accoglie l'iniziale idea di 'bottega' in cui la musica da camera si 'crea' e si arricchisce per l'occasione delle Settimane Musicali con progetti speciali e musicisti straordinari.

Il Festival si è svolto dal 25 maggio al 16 giugno 2019.
Il prologo della manifestazione con l'ormai tradizionale Mu.Vi Musica.Vicenza, evento giunto alla sua IV edizione. Domenica 26 maggio Mu.Vi ha portato la grande musica con concerti, prove aperte, lezioni/concerto ed eventi di vario genere nei luoghi più belli del centro storico della città come l'Odeo del Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati, il cortile di Palazzo Trissino e il cortile di Palazzo Leoni Montanari. 42 gli artisti coinvolti, tra cui moltissimi giovani talenti, in una giornata di vera Festa della Musica.

Il 25 maggio, in collaborazione con il Conservatorio Arrigo Pedrollo, si è svolto il Premio Brunelli, Concorso Pianistico Nazionale istituito nel 2011 e giunto alla IX edizione. Il premio è ormai appuntamento di rilievo per straordinari pianisti che arrivano sempre più numerosi da tutta Italia. Vincitore Elia Cecino.

Il Progetto Giovani, che si è svolto in Odeo del Teatro Olimpico, è frutto di iniziative e collaborazioni proposte dalle Settimane Musicali. Tre i tradizionali appuntamenti con i concerti di Stefano Andreatta, vincitore della borsa di studio delle Settimane Musicali presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Gabriele Strata, vincitore del Premio Venezia, e Elia Cecino, vincitore del Premio Brunelli, organizzato dalle stesse Settimane Musicali.

Si è svolta per la prima volta la Prova pubblica in Palazzo Chiericati: una possibilità unica per gli appassionati di musica di tutte le età di seguire lo studio, le prove, il confronto tra i musicisti. Scoprire il vero lavoro di preparazione di un concerto prima di entrare in palcoscenico.

6 concerti in Teatro Olimpico, in Cammino nel mondo. Molti gli incontri di questo viaggio.
Il concerto di inaugurazione con Le Stagioni nel Mondo - In Cammino da Venezia a Buenos Aires con Sonig Tchakerian e l'Orchestra di Padova e del Veneto. Le Stagioni con i loro profumi, i colori e le emozioni, con quel discreto, misterioso e silenzioso passo che ci precede e ci segue, vicine e lontane nel mondo. Alle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, le Quattro Stagioni di Vivaldi e le “Cuatro Estagiones Portenas” di Piazzolla, queste ultime nella versione per violino e orchestra scritta per Sonig dal grandissimo Luis Bacalov.
Il concerto dedicato a Leonardo 500, In cammino da Vinci verso il mondo, con lo straordinario ensemble laReverdie e Musica per il Bestiario di Leonardo. Datato 1494, il Bestiario è diviso in capitoletti introdotti da un titolo che talvolta si riferisce all’animale di cui tratta, talvolta a una virtù o a un vizio che l’animale descritto incarna per indole e carattere. Nel testo leonardesco è possibile riscontrare tutta la vitalità della cultura medievale. È proprio da questa evidenza che nasce l’idea di accostare alcuni animali descritti da Leonardo a madrigali o caccie trecentesche, affollate da un variegato e ricchissimo catalogo di animali che ricalcano gli stessi modelli a cui sembra aver attinto più tardi Leonardo.
La serata Effetto Mozart - Amadeus In cammino fra le donne con la voce narrante del grandissimo Giancarlo Giannini, ospite d'eccezione per la prima volta al Festival. Mozart raccontato attraverso le sue lettere e due celeberrime Sonate di Mozart per violino e pianoforte con Sonig Tchakerian e Roberto Prosseda.
Nella programmazione della musica da camera, è appuntamento atteso dagli amici appassionati del pubblico del Festival la serata a firma armena. Ed eccola, In Cammino dall'Ararat a Parigi, con Mario Brunello e Sonig Tchakerian. Un programma che parte dall'Armenia, attraversa la Turchia e arriva a Parigi; un mondo di suoni, emozioni, un mondo lontano e vicino, un mondo necessario a tutti.
Serata conclusiva del Festival Il Sestetto con uno straordinario repertorio, due celeberrimi sestetti: 'Souvenir de Florence' di Tchaikovsky, omaggio del compositore a Firenze, meta di suoi frequenti soggiorni, e 'Verklärte Nach' di Schoenberg, unico poema sinfonico concepito per la musica da camera, scritto sulla straordinaria poesia di Dehmel tratta dalla raccolta 'Weib und Welt'. Si riconferma, anche in questa serata, l'attenzione che il Festival ha da sempre verso i giovani talenti. Acclamati musicisti e giovani promesse suonano insieme per questa occasione, in collaborazione con Musica con le Ali, i corsi di Alto Perfezionamento dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Accademia Stauffer di Cremona. Sonig Tchakerian insieme a Alfredo Zamarra, Silvia Chiesa e i giovanissimi Damiano Barreto, Alessandro Acqui, Ludovica Rana e la voce di Maria Luisa Zaltron per la serata conclusiva della manifestazione.
Grande spazio alla divulgazione musicale con le Conversazioni: a precedere le serate in Teatro interpreti e musicologi hanno raccontato insieme il programma del concerto. Quest'anno con Federico Pupo, Lorenzo Arruga e Giovanni Bietti.

Le note al programma all'interno del book del Festival sono state scritte da Lorenzo Arruga.

Grazie ai 79 artisti coinvolti e al pubblico affezionato e calorosissimo. L’ufficio stampa, Studio PRP, si è occupato della comunicazione e promozione del Festival con interviste, articoli e passaggi radiofonici. 80 gli articoli usciti tra testate nazionali, testate locali e comunicati stampa; passaggi su radio nazionali come rai radio 3 suite, Gr radio rai 3, radio 24 e radio classic; annunci e interviste su tv regionali come tGr veneto, gr radio veneto e tv locali come Tva Vicenza, Telepadova e Telenuovo.
Grazie agli Enti Istituzionali, Main Sponsor, Sponsor, Partner, Partner Culturali e Media Partner che hanno rinnovato la fiducia e il sostegno alle Settimane Musicali al Teatro Olimpico. 

2020
Beethoven Festival

Nell’anno in cui ricorre il 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, dopo la sospensione della manifestazione in programma tra maggio e giugno dovuta alle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 applicate dal governo sull'intero territorio nazionale, le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, giunte alla XXIX edizione, hanno ritrovano l’emozione della musica dal vivo con il Beethoven Festival interamente dedicato al genio di Bonn.

Una speciale edizione beethoveniana in tre appuntamenti a Vicenza, nella storica cornice del Teatro Olimpico, di Palazzo Chiericati e della Chiesa di Santa Corona, tra suono e racconto nella tradizionale formula del festival.

Al Teatro Olimpico, il concerto di inaugurazione con la Sonata per pianoforte e violino in la maggiore op. 47, nota come Sonata a Kreutzer. Dedicata al musicista e compositore francese Rodolphe Kreutzer è stata “scritta in uno stile molto concertante, quasi come d’un concerto”. Uno spettacolo con Sonig Tchakerian al violino, Andrea Lucchesini al pianoforte e con il racconto accattivante di Giovanni Bietti sulla Sonata a Kreutzer di Beethoven e le sue implicazioni nel breve romanzo di Tolstòj.

A Palazzo Chiericati, il secondo appuntamento con la Maratona B&B Beethoven & Brunelli, in programma dalle 10.30 alle 19.30, suddivisa in sei concerti e interamente dedicata alle Sonate per pianoforte. Fedele allo spirito di laboratorio culturale e all'attenzione verso i giovani talenti, al festival la maratona è stata l'occasione ideale per celebrare i 250 anni della nascita di Ludwig van Beethoven e i giovani vincitori del Premio Lamberto Brunelli – Concorso pianistico nazionale. Le Sonate per pianoforte hanno tenuto compagnia durante l'arco della giornata grazie ai racconti del musicologo Cesare Galla e alle esecuzioni di cinque vincitori delle passate edizioni del premio: Stefano Andreatta, Premio Brunelli 2011, Claudio Bonfiglio, Premio Brunelli 2012, Luca Chiandotto, Premio Brunelli 2018, Marco Rizzello, Premio Brunelli 2017, Elia Cecino, Premio Brunelli 2019.

Infine, nella Chiesa di Santa Corona, si è svolto l'ultimo appuntamento della XXIX edizione del Festival. In programma la celeberrima IX Sinfonia nella trascendentale e visionaria trascrizione di Franz Liszt del 1864 per soli, coro e pianoforte. Sul palcoscenico musicisti di eccezione per questa particolarissima versione della grande sinfonia: Maurizio Baglini pianoforte, Annamaria Dell’Oste soprano, Laura Polverelli mezzosoprano, Giuseppe Varano tenore, Daniele Caputo baritono e il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste.

Le note al programma all'interno del book del Festival sono state scritte da Oreste Bossini.

Il Festival Settimane Musicali al Teatro Olimpico, da sempre sensibile al coinvolgimento e alla valorizzazione dei giovani, con la realizzazione del progetto Ricreazioni Musicali ha inoltre partecipato al programma della Regione Veneto per l'arricchimento dell'offerta formativa. Il progetto si è sviluppato tra prove aperte, conversazioni/lezioni, Progetto Giovani, incontri tra studenti delle scuole secondarie superiori e giovani musicisti, concerti di giovani talenti nell'ambito di Mu.Vi, collaborazioni nella programmazione della musica da camera, organizzazione e comunicazione social con interviste audio/video ai vincitori del Premio Brunelli in occasione della Maratona. La realizzazione, la postproduzione, la elaborazione di post introduttivi pubblicati sui canali ufficiali e sul sito del Festival, sono stati seguiti anche da un esperto per la pianificazione della comunicazione.

 

2021

Hausmusik

Finalmente le Settimane Musicali al Teatro Olimpico sono ripartite! Con un progetto straordinario - Hausmusik - pensato nella tradizionale formula della musica da camera, vissuta come in una ‘bottega’ in cui artisti straordinari e giovani promesse si sono riuniti esclusivamente per l’occasione del festival.

Una edizione importante che ha inoltre festeggiato i 30 anni insieme agli artisti,al pubblico, alle istituzioni pubbliche e agli sponsor privati, agli amici che hanno creduto e lavorato con noi dietro le quinte.

Il festival 2021 ha aperto, come tradizione, con Mu.Vi. Musica.Vicenza, appuntamento ormai atteso in città e arrivato alla sua quinta edizione. Una giornata, domenica 30 maggio, che ha coinvolto molte giovani promesse della musica e che si è svolta lungo la passeggiata di Corso Palladio tra il cortile di Palazzo Trissino, il Colonnato di Palazzo Chiericati, l’Odeo del Teatro Olimpico, il cortile di Palazzo Leoni Montanari e il Tempio di Santa Corona.

Come vuole il titolo del festival, la musica da camera e le trascrizioni da eseguire ‘in casa’ sono state protagoniste di questa edizione.

In Teatro Olimpico il recital del violoncellista Mario Brunello ha inaugurato i 30 anni insieme con un concerto di suono e racconto nella formula antiruggine da lui ideata.

Sempre al Teatro Olimpico, il secondo concerto con un ensemble d’eccezione riunito per l’occasione da Sonig Tchakerian per eseguire la più bella e coinvolgente musica da camera di Johannes Brahms. Con lei sul palco Domenico Nordio, Danilo Rossi, Enrico Bronzi, e i giovanissimi Luca Giovannini e Francesco Morello.

Con una anteprima per gli studenti, abbiamo festeggiato assieme all’ingegnere Paolo Fazioli, la celebre fabbrica italiana di pianoforti.

40 Fazioli anniversary - dal sogno al suono ha riunito sul palco, insieme al suo fondatore, i pianisti Maurizio Baglini, Roberto Prosseda, Gabriele Strata, Axel Trolese.

Infine, in Teatro Olimpico con l’Orchestra di Padova e del Veneto, Sonig Tchakerian e Andrea Lucchesini. In programma anche il concerto n. 1 di Chopin - in versione Hausmusik - per pianoforte e archi.

Non poteva mancareun omaggio a Dante Alighieri nell’ambito delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte: Vox in Bestia -Un prontuario di Animali Divini – un progetto in cui Guido Barbieri ci ha raccontato il Paesaggio sonoro nella Commedia di Dante con la partecipazione del soprano Laura Catrani.

 

Hausmusik ancora a Palazzo Chiericati in due concerti con l’esecuzione dei due quartetti op.51 di Brahms, nella trascrizione originale dell’autore per pianoforte a 4 mani con Stefania Redaelli e Gabriele Dal Santo e con le trascrizioni originali per pianoforte a 4 mani di composizioni di Rossini, Beethoven e Ravel con Marco Sollini e Salvatore Barbatano.

Il calendario delle XXX Settimane Musicali al Teatro Olimpico si è arricchito di iniziative in cui i giovani, spettatori od esecutori, sono stati i protagonisti: si tratta del progetto di arricchimento del percorso scolastico, attivato con la Regione Veneto, per offrire agli studenti l’opportunità di seguire incontri e concerti e per dialogare intorno ai temi della musica e dei musicisti; e ancora il Progetto Giovani, ospitando i giovani talenti, vincitori di premi e all’inizio della loro carriera concertistica. Valentina Kaufmam, Chiami Matsushima, Giulia Rimonda e Teresa Storer.

Infine, a settembre, si è svolto il X Premio Lamberto Brunelli - Concorso Pianistico Nazionale - riservato ai migliori diplomati dei conservatori italiani. Vincitore Kostandin Tashko.

‘Una musica costante’ le note al programma scritte da Guido Barbieri.

La stampa e la televisione nazionale ed estera hanno seguito con continuità i concerti da noi organizzati.

Grazie a tutti voi che in 30 anni insieme avete creduto in questo progetto e con noi avete amato le Settimane Musicali al Teatro Olimpico.

 

2022

Prima il silenzio, poi il suono, o la parola.

Il mistero del silenzio, dell'attesa, quando si rivela in suono e in parola, in uno spazio unico al mondo come il Teatro Olimpico di Vicenza, diventa il segno della programmazione del festival per il triennio 2022-2024.
Prologo al festival come sempre il Mu.Vi: una domenica dedicata alla musica tra la gente nel Colonnato di Palazzo Chiericati, in Odeo del Teatro Olimpico, in Loggia del Capitaniato e in Cortile di Palazzo Leone Montanari. Grazie a tutti gli artisti emergenti che hanno suonato e raccontato la musica da camera, il jazz, le danze, le fisarmoniche, il barocco, per un contatto sempre più stretto con la cittadinanza e l'appassionato pubblico del festival. Uno spazio speciale dall'edizione 2022 è stato dedicato agli strumentisti amatori, in collaborazione con MiAmOr, e in particolare al repertorio per pianoforte e orchestra in una versione per due pianoforti, nella tradizionale ricerca della Hausmusik presente nella programmazione del festival dalla scorsa edizione.

Non sono mancate le prime esecuzioni da sempre presenti nella programmazione del festival. Nel cartellone 2022 in prima assoluta La tua voce nella mia di Delilah Gutman e Monodia di Tigran Mansurian – quest'ultima a conferma della firma armena della programmazione di Tchakerian.

Il Progetto Giovani ha accolto concerti dei vincitori di concorsi nazionali e internazionali quali il Premio Lamberto Brunelli, il Premio Venezia, il Bando Guglielmo, il pianista selezionato all'Accademia di Pinerolo e Torino, il miglior strumentista selezionato ai corsi di Alta Formazione dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Hanno suonato Elia Cecino, Gabriele Melone con Sofia Adinolfi, Davide Ranaldi, Kostandin Tashko.

Centenari, Ciclo Bach, Hausmusik sono alcuni dei percorsi di ricerca della programmazione del festival per il triennio 2022-2024.

Profique le Collaborazioni a livello artistico in atto con il Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza, in particolare per la collaborazione del concorso pianistico nazionale intitolato alla figura di Lamberto Brunelli (socio e sostenitore del festival, scomparso del 2010), con il Conservatorio Cesare Pollini di Padova per la partecipazione dei migliori allievi nella giornata del Mu.Vi, con gli Amici della Musica di Firenze, gli Amici della Musica di Padova e con Asolo Musica per l'inserimento del vincitore del Premio Brunelli nella loro programmazione artistica, con l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia per un concerto per il miglior allievo dei corsi di Alta Formazione di violino, violoncello, pianoforte e canto barocco, con l'Accademia di Musica di Pinerolo e Torino per il miglior pianista selezionato tra i corsi di perfezionamento.
Ancora progetti realizzati in collaborazione con scuole del territorio per la creazione di percorsi di guida all'ascolto, concerti a loro dedicati, interviste audio/video con i giovani talenti realizzati per i canali social.
Infine, il XI Premio Lamberto Brunelli, dal 2011 il Concorso pianistico nazionale organizzato dalle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, dall'edizione 2022 cresce in un ambizioso e innovativo progetto. D'ora in poi Il concorso si svolgerà in due prove: eliminatoria e finale con orchestra, quest'ultima al Teatro Olimpico. Vincitori ex-aequo Alessandro Del Gobbo e Wakana Marlene Tanaka.

Inoltre, nel 2022 il festival ha lanciato la prima campagna di Crowdfunding il cui ricavato è andato a sostegno del XI Premio Lamberto Brunelli in questa sua nuova veste e ai giovani che hanno lavorato nella comunicazione social e in quella organizzativa in generale del premio.

Gli artisti 2022: Alessandro Altarocca, Giulia Bolcato, Pietro De Maria, Enrico Dindo, Giuseppe Gibboni, Giovanni Hoffer, Roberto Loreggian, Alberto Maron, Giuliana Musso, Paola Pitagora, Giovanni Sollima, duo Marco Sollini-Salvatore Barbatano, Sonig Tchakerian, Orchestra di Padova e del Veneto.

La meglio gioventù – Da Bach a Pasolini e ritorno – le note al programma sono di Cesare Galla.